COMUNI RINNOVABILI 2014

Nuovo rapporto di LEGAMBIENTE su l’utilizzo di fonti rinnovabili nei Comuni

Tra i dati che emergono ci sono gli oltre 700000 impianti da fonti rinnovabili (sia elettrici che termici) diffusi su tutto il territorio nazionale con una produzione di energia da fonti rinnovabili che, per l’anno 2013, ha raggiunto il 32,9% dei consumi elettrici. Il 2013 ha visto l’aumento dell’utilizzo di tutte le fonti di energia pulita dal solare termico al fotovoltaico, dalla geotermia all’idroelettrico come riportato nella seguente tabella.

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I Comuni rinnovabili 2014 premiati sono 8 Comuni delle Valli di Primiero e Vanoi, in Provincia di Trento in cui attraverso l’utilizzo di 5 tecnologie diverse riesce a soddisfare l’intero fabbisogno termico e elettrico dei Comuni. Attraverso due reti di teleriscaldamento e una rete elettrica pubblica, viene immessa in rete l’energia prodotta da impianti idroelettrici (145 MW) e fotovoltaici (4 MW) per la parte elettrica, da impianti solari (996 mq di pannelli), e da biomassa (22 MW) per la parte termica .

 

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E’ possibile scaricare il documento al seguente link: 

http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/rapporto_comuni_rinnovabili_2014.pdf

AGEVOLAZIONI FISCALI ENEA

Agevolazioni fiscali e impianti di riscaldamento innovativi

E’ stato pubblicato, sul sito internet dell’ENEA, un chiarimento in merito alle agevolazioni fiscali spettanti per interventi di miglioramento energetico dell’edificio e più nello specifico le agevolazioni previste per gli impianti di climatizzazione invernale innovativi (unico contenitore con caldaia a condensazione e pompa di calore).

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Si riporta il testo della FAQ numero 74:

D – Sul mercato sono ormai disponibili sistemi innovativi per la climatizzazione invernale degli immobili, costituiti di un’unità esterna e di un’unità interna che in un unico contenitore prevede sia la caldaia a condensazione che una pompa di calore di piccola potenza. I produttori di questi sistemi dichiarano che gli stessi sono agevolabili al 55-65% facendo riferimento al comma 347 della legge finanziaria, ma prima di procedere all’acquisto, vorrei essere sicuro che installandoli, potrò usufruire di questi incentivi.

R – In linea generale, considerate le finalità della misura, volta a favorire gli interventi energeticamente sempre più efficienti, lo sviluppo tecnologico intercorso negli ultimi anni (nel 2007 questi apparecchi di fatto non esistevano), e il requisito posto alla base dell’incentivo (rendimento della caldaia), si ritiene che l’intervento oggetto del quesito sia compatibile con il sistema di detrazione fiscale per l’efficienza energetica. Quindi, nello specifico, si ritiene che ai fini dell’agevolazione ai sensi del comma 347, fermo restando il rispetto dei requisiti tecnici essenziali per la caldaia a condensazione (di cui al comma 1 dell’Art.9 del “decreto edifici”), la pompa di calore, nella configurazione connessa e integrata alla caldaia, rientri tra le apparecchiature elettriche ed elettroniche agevolabili ai sensi dell’Art.3 del “decreto edifici”. Si precisa che quanto sopra esposto è riferito esclusivamente alla configurazione relativa al riscaldamento invernale con macchine di piccola taglia.

fonte: ENEA

PROGETTO CERTUS

Certus (Cost Efficient Options and Financing Mechanisms for nearly Zero Energy Renovation of existing Buildings Stock) è un progetto promosso dalll’ENEA e approvato dalla agenzia EACI della Commissione Europea che lo ha inglobato nel programma “Intelligent Energy Europe 2013“; questo progetto si pone l’obiettivo di supportare i paesi dell’Europa meridionale, area in cui vi sono le maggiori difficoltà economiche della zona UE, a sostenere grossi investimenti nel settore del risparmio energetico per raggiungere gli obiettivi fissati dall’UE ovvero 20-20-20 (ovvero la riduzione del 20% delle emissioni dei gas inquinanti, l’aumento dell’efficienza energetica del 20% e il 20% dell’energia prodotta da fonti alternative).

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Lo scopo principale del progetto è di supportare le amministrazioni locali, dal punto di vista finanziario e tecnico, per il recupero del patrimonio edilizio e architettonico degli edifici pubblici considerando, in particolar modo, gli edifici di carattere storico.

Punto di partenza del progetto è stato l’individuazione di quattro comuni che avranno la possibilità di sperimentare nuove modalità di investimento per il raggiungimento dell’obiettivo di riqualificazione energetica prefissato ovvero edifici quasi zero.
I comuni individuati sono Messina (Italia), Errenteria (Spagna), Coibra (Portogallo), Alimos (Grecia) e avranno come partner le università, gli enti di ricerca, il network InnovaBIC, istituti bancari e associazioni ESCOs.

 

RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA E DETRAZIONI FISCALI

Pubblicata dallENEA una nuova faq (la numero 68 bis) che riguarda la riqualificazione globale degli edifici e nello specifico le detrazioni relative alla demolizione e ricostruzione di un immobile.

L’ENEA sottolinea che per gli interventi configurabili come ristrutturazioni edilizie che comportino la demolizione e la ricostruzione dell’immobile mantenendo la volumetria inalterata, a partire dal 21 agosto 2013, possono usufruire delle detrazioni fiscali del 65%.

Le detrazioni sono applicabili in quanto con il “Decreto del fare” (decreto legge 21/06/2013 n. 69 convertito con la legge 9/08/2013 n. 98) è stata apportata una modifica alla definizione di “ristrutturazione edilizia” inserita nel Testo Unico Edilizia in riferimento alla sagoma.

ristrutturazione edilizia

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BANDO EFFICIENZA ENERGETICA

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Sul sito internet del Ministero dello Sviluppo Economico è disponibile il bando per l’Efficienza Energetica che si rivolge alle imprese (costituite da almeno 2 anni e iscritte al registro delle imprese con regime di contabilità ordinaria) della Campania, Puglia, Calabria e Sicilia che vogliono avviare un processo di riduzione e razionalizzazione dell’uso dell’energia primaria.

 

Sono 100 i milioni di euro previsti dal bando e riguarderanno i programmi d’investimento con valori compresi tra i 30 mila e i 3 milioni di euro (al netto dell’IVA) e le seguenti tipologie di intervento:

  • isolamento termico degli edifici al cui interno sono svolte le attività economiche;
  • razionalizzazione, efficientamento e / o sostituzione dei sistemi di riscaldamento, condizionamento, alimentazione elettrica ed illuminazione, anche se impiegati nei cicli di lavorazione funzionali alla riduzione dei consumi energetici;
  • installazione di impianti ed attrezzature funzionali al contenimento dei consumi energetici nei cicli di lavorazione e/o di erogazione dei servizi;
  • installazione, per sola finalità di autoconsumo, di impianti per la produzione e la distribuzione dell’energia termica ed elettrica all’interno dell’unità produttiva oggetto del programma d’investimento.

 

Le spese ammissibili riguardano:

  • le opere murarie (massimo il 40% dell’investimento complessivo ammesso);
  • l’acquisto e l’installazione di impianti, macchinari ed attrezzature;
  • l’acquisto di prodotti software funzionali al monitoraggio dei consumi energetici;
  • i servizi di consulenza funzionali alla definizione di diagnosi energetiche e/o alla progettazione esecutiva, alla direzione dei lavori, al collaudo degli interventi da realizzare ed ai relativi oneri di sicurezza, nonché alla progettazione ed implementazione di sistemi di gestione energetica (solo per le PMI).

 

Dalle ore 10.00 del 23 aprile 2014 sarà possibile inviare le domande esclusivamente via telematica .

 

per maggiori informazioni: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/

 

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

Il tema della riqualificazione energetica è sempre più al centro dell’attenzione dei cittadini e delle istituzioni infatti l’Italia vede in questo settore il punto di partenza per la ripresa dell’edilizia (settore in crisi da anni e che a visto chiudere 12 mila imprese negli ultimi 7 anni) e contestualmente il modo per assicurare il miglioramento delle condizioni abitative e la diminuzione del fabbisogno energetico delle famiglie raggiungendo gli obiettivi fissati dalle Direttive Europee.

La maggior parte del patrimonio edilizio italiano risale agli anni ’60 e ’70 periodo in cui non c’erano normative che riguardavano l’efficienza energetica e la cui conseguenza e che gli edifici appartenenti a quel periodo sono classificabili principalmente nelle categorie energetiche “G” e “F”, ciò si traduce con una alta incidenza sulle tasche degli inquilini per i costi dovuti sia al raffrescamento estivo che al riscaldamento invernale.

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Con mirati interventi di riqualificazione energetica è possibile ridurre i consumi fino al 50% e allo stesso tempo migliorare il comfort abitativo. Rivolgendosi a un tecnico qualificato è possibile pianificare e valutare la convenienza economica del processo di riqualificazione dell’immobile in rapporto agli interventi necessari per il miglioramento energetico.

I principali interventi di riqualificazione energetica possono riguardare l’eliminazione dei ponti termici, il miglioramento dell’isolamento dell’involucro, la sostituzione degli infissi, la sostituzione del generatore termico e le integrazioni con le fonti rinnovabili.

News

Con l’entrata in vigore del DM 10 febbraio 2014 dal prossimo 1 giugno 2014 gli impianti termici dovranno essere dotati di “Libretto di impianto per la climatizzazione” e in seguito ai controlli e alle manutenzioni dovrà essere redatto il “Rapporto di efficienza energetica“.

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faq:

  • Per quali impianti è necessario il “Rapporto di efficienza energetica”?
    E’ necessario per gli impianti termici di climatizzazione invernale di potenza utile nominale superiore a 10 KW mentre per gli impianti di climatizzazione estiva la potenza utile nominale dovrà essere superiore a 12 KW (con o senza produzione di acqua calda sanitaria).Non è necessario per gli impianti termici alimentati esclusivamente con fonti rinnovabili.

  • Sono già in possesso di un libretto di impianto / di centrale conforme al DM 17 marzo 2003, come mi devo comportare?
    E’ sufficiente allegare i vecchi libretti a quelli nuovi.

  • Dove posso trovare i modelli del “libretto di impianto per la climatizzazione” e il “Rapporto di efficienza energetica”?
    I nuovi modelli sono allegati al DM 10 febbraio 2014 e sostituiscono quelli emanati con DM 17 marzo 2003.